Nasci di Nuovo

 

      "Nascere di Nuovo" fra le montagne delle Serre Calabre

 

 

 

GIORNALINO "NASCI DI NUOVO" N°43

PAGINA 1

 

Il ponte umano

“85 ufficiali, 500 uomini, 31 pompe, 10 compagnie con le scale in azione!”

“L’aiuto dei pompieri di Brooklyn”

“Il ponte umano di un comandante dei pompieri!”

  Questi ed altri titoli campeggiarono un po’ di tempo fa nelle prime pagine dei giornali americani. Al centro di tutti gli articoli si trovava uno sconosciuto capitano dei pompieri.

Tre uomini lavoravano sul tetto di un grattacielo. Improvvisamente, si accorgono che è scoppiato un incendio, ma è già troppo tardi! Tutte le vie di scampo sono bloccate dal fuoco. Cercano di attirare l’attenzione, gridando a squarciagola per chiedere aiuto. Ma chi potrebbe salvarli ad un’altezza del genere? I muri minacciano di crollare, il pericolo è diventato enorme.

Arrivano i pompieri, nel frattempo allarmati. Devono tentare il tutto per tutto. La scala viene accostata all’edificio ed innalzata all’altezza massima. Il comandante è in piedi sulla cima della scala e vede ciò che gli altri dal basso non possono vedere: la scala non arriva fino al tetto.

Sopra di sé, egli vede i visi disperati degli operai, segnati dalla paura, una paura mortale! Allora il pompiere prova a fare qualcosa che nessuno ha mai osato prima. Si allunga più che può, con il busto in avanti. Il suo piano riesce: con le mani si aggrappa al bordo del tetto, i piedi sono sull’ultimo gradino della scala.

I tre uomini comprendono le intenzioni del coraggioso pompiere. Il primo affronta il rischio e si serve del ponte umano sul baratro, il secondo e il terzo si fanno coraggio e lo seguono.

Mentre gli uomini ormai in salvo, scendono giù per la scala, dal basso si sentono molte voci gridare. Il comandante è caduto! Non ha retto più, le forze gli sono mancate. I suoi compagni portano via il cadavere.

Al funerale, il capo dei pompieri dice: “Non ci sono parole per tanto eroismo. Addio, nostro esempio”.

Dal momento in cui il Figlio di Dio, morendo sul Calvario, ha gridato: “È compiuto!”, le persone che, come i tre uomini della nostra storia, si trovano in grosse difficoltà possono tornare a sperare. In quel momento, è stato gettato il ponte sul baratro che separa gli esseri umani da Dio. È accaduto tutto quanto era necessario per aprire la porta della casa del Padre ad una persona come te, schiacciata dal peso del passato.

Il ponte sul baratro è tanto saldo che non oscilla e non si rompe, neppure quando una persona, nella sua angoscia mortale, lo percorre, in cerca di rifugio, con tutto il peso di una vita sbagliata sulle spalle.

 


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