Un po' di storia della Chiesa Cristiana Evangelica di Fabrizia raccolta di notizie ed esperienze di Antonio Cirillo di Fabrizia
La
chiesa Cristiana Evangelica a Fabrizia nasce tra la fine degli anni ’50 e gli
inizi degli anni ’60. La Parola di Dio approdò in questo piccolo comune delle
Serre Calabre, si dice, portata da un emigrato del Belgio che si convertì a
Cristo in quella settentrionale nazione Europea. Attorno alla sua famiglia
incominciarono delle riunioni spontanee di preghiera con qualcuno dei suoi
congiunti e qualche conoscente, proprio nell’attuale locale di culto, allora
decisamente più piccolo di oggi. Spesso a queste riunioni partecipavano i
fratelli di fuori, sia per presiedere quei semplici culti, sia per rinfrancare
con la loro presenza i pochi convertiti presenti. Il fratello Spinzo di Satriano
e il fratello Pelaggi di Chiaravalle erano, tra gli altri, spesso presenti e
dirigevano questi incontri dove, contrariamente a ciò che accadeva nella
cattolica Italia, il centro di ogni cosa era (ed è, ovviamente), la Santa
Parola di Dio. Naturalmente questi Cristiani evangelici, ancora poco conosciuti
nella nostra nazione e soprattutto in Fabrizia, erano spesso considerati gente
strana, “sconsiderata” e “pazza” perché la loro adorazione era rivolta
solo a Dio e a Gesù Cristo, cosa alquanto sconveniente per degli idolatri
compaesani abituati ad innalzare santi e madonne di gesso e legno. Si racconta
che la piccola chiesa arriva a riempirsi verso la fine degli anni 60’,
suscitando tanta curiosità nei fabriziesi. Pian
piano, però, dopo l’interesse e la curiosità iniziale degli abitanti di
Fabrizia verso questa nuova “religione”, l’astio, l’indifferenza e il
disprezzo presero il sopravvento e decretarono prima l’isolamento e poi
l’abbandono, per svariati motivi (emigrazione, morte dei fratelli e sorelle più
anziani e nessun ricambio generazionale), della chiesa ubicata proprio al centro
di Fabrizia sul Corso principale. Prima di essere desolatamente chiusa, il
fratello Pelaggi ristrutturò la chiesa attuale, come lui stesso ha testimoniato
(essendo venuto a farci visita) a Gennaio 2012, grazie all’aiuto della sorella
che era proprietaria dell’immobile e che oggi è alla presenza del Signore,
delimitando i nuovi confini che ingrandirono il minuscolo locale precedente.
Negli anni ’70 sembrava, data la presenza nulla di credenti sul territorio di
Fabrizia, che l’opera del Signore si fosse arrestata. Ma
Dio, che è Fedele e Giusto, non si dimenticò delle preghiere innalzate per
questo paese, e dopo qualche anno, a Brescia, si convertì assieme a suo
fratello Rocco, l’attuale Pastore della chiesa Evangelica a Fabrizia, Franco
Ienco. Il Signore salva e il Signore chiama il suo popolo! Dopo la conversione,
Franco sentì in cuore di tornarsene nella sua regione, abbandonando un lavoro
sicuro, una posizione sociale e tanti progetti che aveva cominciato a fare. Ma
si sa, i nostri progetti non sono quelli di Dio e i Suoi pensieri non sono i
nostri. Così, non prima di aver avuto una rivelazione da parte del Signore in
cui piogge di benedizioni sarebbero scese nella sua vita e nel suo paese se
avesse ascoltato le Sue parole, anche attraverso la promessa di tante
conversioni, Franco parte alla volta di Mongiana, il paese dove abitava la sua
famiglia. In
quegli anni, proprio come questi che stiamo vivendo, quando si parla di
emigrare, si intende solo la direzione che va dal Sud al Nord. Mai o quasi il
contrario. Eppure il fratello Franco, sicuro delle promesse di Gesù, prepara la
valigia della speranza e torna. Siamo alla fine del 1980. Gli
inizi non sono certo semplici. Forte di un’esperienza concreta con il Signore
per aver sperimentato la “Nuova Nascita”, parla a tutti di ciò che è
successo nella sua vita, testimoniando dell’amore e del perdono di Dio a tutti
quelli che, pentendosi dei loro peccati, si affidano per la salvezza alla grazia
di Cristo, abbracciando il sacrificio cruento che Egli ha sofferto sulla croce.
Ma Franco dovette confrontarsi con l’indifferenza della sua famiglia prima, e
con quella dei suoi amici e paesani dopo. Nonostante ciò, la fede per quella
“pioggia di benedizioni” che gli era stata promessa, non venne mai meno.
Collaborò per diversi anni con il Pastore della comunità evangelica di Serra
San Bruno, Vincenzo Montesano, e finanche aprì un piccolo locale a Mongiana,
comunque presto chiuso per contingenti motivi. Intanto
il fratello Montesano, incoraggiato dalla presenza del giovane Franco Ienco,
riapre la chiesa a Fabrizia, frequentata da un’anziana sorella (che si
rallegra tantissimo per la riapertura dopo diversi anni) e dal marito che la
seguiva più per un senso del dovere che per una reale esperienza cristiana. Nel
tempo, si avvicina qualcun altro, ma si tratta per lo più di “adesioni”,
non di genuine esperienze di nuova nascita. Gente che ha frequentato il piccolo
locale di culto a singhiozzo. Gente che si affacciava per curiosità. Gente che
facilmente abbandonava il proposito di frequentare perché ostacolata dai
pregiudizi, se non addirittura da persecuzioni psicologiche, dai propri parenti
o dagli amici. Tutto ciò, per molti anni. Intanto inizia a condurre un
programma Cristiano alla radio, RS98, di Serra, che condurrà per circa 23 anni,
col bello e col cattivo tempo, evangelizzando generazioni di persone. Franco,
per diversi anni fu incaricato come conduttore della Chiesa Evangelica di
Fabrizia, divenendone poi il pastore, e non smise mai, a tutt’oggi, di portare
la “buona novella” a tutto il paese. I frutti di questa evangelizzazione però
non li vide mai, tranne che per sporadiche conversioni come quella del fratello
Salvatore, prima del Luglio del 2006. Quell’anno io e mia moglie Elisa (i
particolari, le emozioni, le sensazioni e i miracoli li potete leggere nel Libro
“Renovatio”, presente in questo sito assieme ad altri miei scritti), ci
convertimmo all’Iddio Vivente e da allora il Signore iniziò a benedire
grandemente questa comunità che nel corso di “soli 6 anni” è almeno
quadruplicata in quanto a Cristiani convertiti e simpatizzanti, tanto che
l’intero paese di Fabrizia si è meravigliato “di
gran meraviglia”, come dice l’apostolo Giovanni in Apocalisse. Da allora
sono aumentate, proporzionalmente, benedizioni e persecuzioni, ma Dio è fedele.
Franco, in tanti anni non aveva mai visto avvicinarsi tante anime rispetto a ciò
che nel tempo aveva seminato. Ma la sua fede non è venuta mai meno. Ed a
proposito vorrei raccontare un episodio, non isolato, che mi è rimasto nel
cuore. Franco di tanto in tanto andava a Lago, il paesello natio della moglie,
la sorella Piera, per trovare i parenti e per la raccolta di funghi. Nei giorni
stabiliti per il culto, pur sapendo che difficilmente qualcuno sarebbe venuto in
chiesa, che allora era di mattina, partiva da solo e si faceva circa 120
chilometri per recarsi a Fabrizia ed aprire il locale di culto, e altri 120 per
il rientro. Ma non era solo, c’era Gesù con lui. Oggi,
come dicevo, la comunità è numericamente cresciuta, e questo è uno sprono a
parlare ancora più forte della necessità del ravvedimento, della salvezza, del
perdono, della pace e dell’amore di Cristo. Quasi
regolarmente vediamo nuove anime simpatizzanti, entrare ad ascoltare la Parola
di Dio, vera Luce e centralità dei nostri servizi a Dio, e alcuni li vediamo
frequentare con più costanza, fino alla completa conversione! Gloria a Dio! Da
qui, attraverso un percorso che è stato anche il mio, da questo piccolo paese
che ha imparato termini quali conversione, grazia, perdono dei peccati,
evangelo, è, per così dire, partito il conto alla rovescia prima del ritorno
del nostro amato Signore Gesù Cristo. Egli sta chiamando a Sé il Suo popolo,
la Sua gente particolare. E lo fa anche tramite noi, noi che <<un tempo ci abbandonammo seguendo l’andazzo di questo mondo, seguendo
il principe della potenza dell’aria, di quello spirito che opera oggi negli
uomini ribelli. Nel numero dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo
i desideri della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri
pensieri; ed eravamo per natura figli d’ira, come gli altri. Ma Dio, che è
ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, anche quando
eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete
stati salvati), e ci ha resuscitati con lui…… Efesini 2:2,5. In
questa nostra comunità, da alcuni anni a questa parte, si sono celebrati
diversi battesimi; i neofiti sono stati, giusto nell’ordine che ricordo:
Filippo, Loredana, Sefora, Caterina, Antonio, Elisa, Rita, Umberto, Denise,
Maria Carmela, Antonella, Carla, Fernando e Debora….. (Raffaella
e Salvatore si erano battezzati nel locale di culto di Serra San Bruno). Ma
Dio è all’opera. Perciò questo elenco è destinato a crescere. A Dio la
Gloria!!!!!! Mio papà, a motivo della malattia, non ha potuto battezzarsi, ma anche lui ha dato il suo cuore a Gesù prima di essere chiamato a casa del Padre. Il servizio funebre, il 26 maggio 2010, si è trasformato in una imponente evangelizzazione di massa ed un culto al Signore “in Spirito e Verità”. Proprio come desiderava mio padre. Così Dio ha benedetto anche con la morte dei suoi figliuoli il Suo Santo nome.
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